Sarò io che sono ipercritico, che invecchio e mi sento giorno dopo giorno sempre più fuori posto rispetto ai gusti di oggi, ai bisogni e alle sensibilità che mi circondano. Sarò io che continuo a traballare fuori fuoco alla mia veneranda età. Sarà. Ma difficilmente riesco a
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Prima di Michael Haneke e della sua Pianista, ancora meglio prima di quel Nastro Bianco anch’esso immerso in un bianco e nero rurale tragico, ingiusto; in un tempo del cinema free, che dall’Inghilterra si muoveva in Francia, coinvolgeva l’Italia (limitatamente), affrontava con audacia ritratti femminili controversi, annodati
Read more →Palcoscenico e mondo binario in Reservoir Dogs a 30 anni dall’uscita Rileggere con gli occhi di oggi un new classic del cinema americano – un dovere morale e un piacere unico, foss’anche soltanto per saggiarne la tenuta linguistica e la presa su uno spettatore mutevole, che sempre
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