Palcoscenico e mondo binario in Reservoir Dogs a 30 anni dall’uscita Rileggere con gli occhi di oggi un new classic del cinema americano – un dovere morale e un piacere unico, foss’anche soltanto per saggiarne la tenuta linguistica e la presa su uno spettatore mutevole, che sempre
Read more →Bloccato per mesi causa pandemia, il nuovo film da regista di Charlie Kaufman è tratto dal romanzo d’esordio del canadese Iain Reid, che ho divorato in due notti alcuni mesi fa. Evitando per quanto possibile odiosi spoiler, si tratta di un testo deciso da una clamorosa rivelazione
Read more →Finisce un decennio di cinema e voglio dire anche io la mia, senza la presunzione di essere esaustivo né notato. Me lo chiede FB e quello che sto leggendo da mesi in giro, mh. Come ho scelto questi film? Pescandoli dagli elenchi che veri addetti ai lavori
Read more →Arriva in libreria un mio studio monografico sul film di Michel Gondry scritto da Charlie Kaufman, a vent’anni dall’uscita in sala e a 15 dall’ultima volta che ho affrontato un’analisi approfondita di un lungometraggio. Eternal sunshine rappresenta qualcosa di speciale, nella mia vita di cinefilo. Per questo
Read more →Sarò io che sono ipercritico, che invecchio e mi sento giorno dopo giorno sempre più fuori posto rispetto ai gusti di oggi, ai bisogni e alle sensibilità che mi circondano. Sarò io che continuo a traballare fuori fuoco alla mia veneranda età. Sarà. Ma difficilmente riesco a
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Prima di Michael Haneke e della sua Pianista, ancora meglio prima di quel Nastro Bianco anch’esso immerso in un bianco e nero rurale tragico, ingiusto; in un tempo del cinema free, che dall’Inghilterra si muoveva in Francia, coinvolgeva l’Italia (limitatamente), affrontava con audacia ritratti femminili controversi, annodati
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