Basse aspettative, sospetto di operazione commerciale di bassa lega come tutti i film di Ridley Scott degli ultimi – e non credo di esagerare – 30 anni. In piu, mi considero non un detrattore ma uno spettatore indifferente al fascino che Mann pare esercitare tipo guru su
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Eccoci alla prova del nove per Borgli, dopo lo sballo di Sick of myself – ancora vivo nella memoria. Il marchio A24 subito indirizza la barra e infatti il film, saltando un secondino alle conclusioni, ci appare molto AriAsteresque (il regista è tra i produttori), nell’uso del
Read more →Visto per senso del dovere ma soprattutto per la stima nei confronti di Glazer (Under the skin, 2013, film perfetto) e per il coro di elogi che ne accompagnano l’uscita (capolavoro per Film TV, scrivo queste righe prima di leggere il numero dedicato). A me è parso
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